USCITA DEL 7 GENNAIO 2006

Al ritrovo di partenza alla periferia di Marano sul Panaro sono presenti 3 Lupi operativi e 2 Lupi infortunati. Fabio è reduce da un incidente sui campi da sci, mentre Pelo risente ancora dell'infortunio alla mano subito nel primo giorno del trittico di chiusura. La ripresa dei Lupi è rapida e contiamo di avere gli amici presto con noi. Forza ragazzi, il Branco vi aspetta per condividere con voi le uscite di un anno che si presenta denso di impegni e di nuove avventure.

La foto ricordo alla partenza della prima uscita ufficiale 2006. I ranghi sono ancora ridotti, la maggior parte dei piloti è ancora assente per le vacanze sui monti o al mare, per ritemprarsi al termine di una stagione faticosa ed iniziare la preparazione per la ripresa delle attività. La giornata odierna, ancora tipicamente invernale, si presentava con cielo sereno, temperature più calda rispetto alle giornate del trittico, fondo ottimo, misto fango, neve e ghiaccio in alcuni punti, che offriva buona presa ai tasselli permettendo una marcia fluida e veloce.

Prima sosta lungo il fondovalle del torrente alla base della salita della "vecchia" . Si controllano i mezzi e si scambiano le impressioni.
La guida sui fondi scivolosi è molto tecnica, ma è una ottima preparazione in vista della primavera, poichè abitua alla guida precisa, ad evitare brusche manovre, a reagire di fronte ad improvvisi slittamenti. Permette insomma di conoscere il proprio mezzo più a fondo e aumentare grandemente la sensibilità. Per questo consigliamo di vincere il naturale desiderio di rimanersene comodamente al caldo del proprio salotto o del bar preferito, e di presentarsi puntuali all'appuntamento settimanale con l'Enduro. Il sacrificio fatto costituisce un investimento che darà i suoi frutti fra pochi mesi.
Sui fondi gelati all'ombra è necessario ricercare le traiettorie più pulite, occorre guardare avanti ed evitare bruschi cambiamenti di direzione. Fluidità sia nella guida, sia nella gestione della manetta sono qualità da sviluppare con costanza e pazienza.
Kilometro dopo Kilometro, si avanza lungo l'appennino innevato. Sui sentieri dell'Enduro ancora addormentati sotto un candido manto nevoso, i tasselli lasciano la propria "firma", come un timbro che certifica il passaggio.
Dislivelli in salita ed in discesa si alternano, li superiamo con un'andatura costante, cercando di evitare brusche discontinuità del passo od improvvise accelerazioni, fonte di perdita di aderenza che in queste condizioni sarebbe difficile da riprendere.
E, finalmente, ecco raggiunta la meta, dove sarà possibile prendersi un attimo di relax, rifocillandoci conversando piacevolmente.
Dinone ha perso la coda nei boschi. Senza parafango posteriore il fango viene proiettato sulla sella, rendendo difficile la guida seduti. La parte persa nel giro di oggi sarà rimpiazzata dal pilota padovan-vignolese nei prossimi giorni.
Il rientro avviene lungo la valle del Panaro
Il paesaggio rimane per lunghi tratti innevato
I raggi del sole al tramonto lambiscono i rami degli alberi ancora in configurazione invernale. Ma le giornate hanno ripreso ad allungarsi, per ora solo di pochi minuti, ma abbiamo comunque superato il solstizio d'inverno. Ogni sabato ora sarà più lungo. La buona stagione è sulla sua strada per portarci di nuovo il bel tempo e nuove lunghe ore di sport e di enduro.
Il Branco sulle strade dell'Enduro. Valli, Boschi e torrenti attraversati dai Lupi nel rispetto del territorio e di chi lo abita.

 

Su per i pendii i mezzi sfrecciano leggeri e veloci. Amiamo il nostro sport. E guardando queste immagini, cerchiamo di riviverne i momenti migliori anche da casa davanti al PC. In attesa della prossima uscita.