Uscita del 9 Luglio

Una mattinata estiva, aria fresca postfrontale ha raggiunto i territori del branco al seguito dei temporali dei giorni scorsi. Marcello e Rik si danno appuntamento alle porte del Frignano di primo mattino. Puntuali all'appuntamento marcello e la sua fida Aprilia 450 RXV scalpitante.
I due amici entrano subito nei freschi boschi intorno alla capitale del Frignano. Il fondo appena inumidito dai brevi temporali estivi è eccellente, il tassello fa un'ottima presa e, molto importante, non solleva polvere. Questo rende già, fin dalle prime battute, un vero piacere l'aprire il ruotare la manetta destra. 
Una breve sosta sull'antico tracciato intorno al borgo ricco di motivi architettonici di Monzone. Antico ed esteso borgo medioevale, conserva ancora il palazzo dove nel secolo XIV si tennero le sedute dei comuni federali del Frignano. Gli antichi abitanti della zona attraversavano i sentieri che ora sono percorsi dai Lupi con grande rispetto ed ammirazione per l'opera degli avi.

 poi si riparte puntando verso la catena montuosa che separa lo Scoltenna dal Dragone.
Il tracciato si infila all'interno di fittissimi boschi di faggi. Il fondo è sassoso/terroso, fresco, a volte si allarga in ampie radure semipianeggianti, con ginestre, ginepri e prativi.

Raggiungiamo la grande apertura del Lagaccione. E' un ampio prativo solcato da ruscelli. Le viste si succedono.
Con grande attenzione e rispetto per la natura, ci si addentra nella boscaglia.
Dal Lagaccione inizia l'ascesa alla sommità dell'Alpe. I panorami sono grandiosi. L'occhio spazia a 360° su  tutto l'appennino modenese.
La vista spazia sul crinale appenninico di confien, il monte Giovo, il Monte Rondinaio, l'Alpe 3 potenze, il monte Gomito, il Cusna nella parte reggiana.

Più vicini il monte Sant'Andrea, il Sasso Tignoso.

La piramide del Cimone sovrasta le altre rupi circostanti.

A volte si rende necessario fare il punto. Bisogna districarsi in un dedalo di sentieri, gran parte ancora inesplorati. Alcuni tratti sono percorsi a piedi per poterne valutare la fattibilità anche con il mezzo.

I mezzi fidati attendono i piloti che stanno perlustrando il percorso.
Dopo una piacevole sosta sulla vetta, riprende la discesa verso valle.
Dopo la pietrosa mulattiera si entra in una fittissima pineta dal fondo terroso.

La copertura è così fitta che la luce del sole stenta a filtrare fra i rami.
La sosta al fontanone del Duca è doverosa. si incontrano anche alcuni piloti, amici del sauro team, il popolare "Patata" con l'amico a<ster.
incontriamo il figlio dell'amico Beppe Barucco, Andrea. Il giovane si intrattiene coi Lupi per scambiare 4 chiacchere. L'incontro è estremamente cordiale.
Nella piazzola di fronte alla fontana, compluice la giornata festiva ed il clima mite e fresco, il raduno si anima.

Una amica dei lupi vuole provare la forte sensazione di salire su un mezzo fuoristrada enduro.

La posizione in sella è ottimale, forse abvremo una nuova collega.
Marcello lascia il suo mezzo all'amico incontrato alla fonte che effettua una prova. Il parere al rientro è entusiasta.
Altri amici si fermano a conversare. Una bella giornata in montagna, molto positiva sia per la qualità del giro che per il piacevole contorno.